20.07.2019

Cos'è la perforazione degli organi interni? Perforazione di un organo addominale cavo Perforazione della cavità addominale


Ministero dell'Istruzione della Federazione Russa

Università statale di Penza

Istituto Medico

Dipartimento di Chirurgia

Testa Dipartimento di Dottore in Scienze Mediche

Saggio

"Perforazione di organi cavi"

Eseguita:

Studente del 5° anno

Controllato:

Candidato di Scienze Mediche, Professore Associato

Penza

Piano

introduzione

  1. Fisiopatologia
  • Perforazione dell'ulcera
  • Perforazione della cistifellea
  • Perforazione intestino tenue
  • Perforazione del colon
  1. Quadro clinico
  2. Trattamento

Letteratura

introduzione

Una perforazione non traumatica del tratto gastrointestinale si osserva raramente quando la parete dell'organo è intatta. Un'analisi attenta di solito rivelerà fattore eziologico, portando a danni alla parete o ad un rapido e significativo aumento della pressione intraluminale. Tali fattori possono includere processi infiammatori, neoplastici, iatrogeni e di formazione di calcoli. In assenza di altre ragioni si deve sospettare l'ingestione di un corpo estraneo. Indipendentemente dalla sede della perforazione dell'organo, i suoi segni e sintomi sono determinati innanzitutto dall'irritazione chimica del peritoneo e quindi dall'aggiunta di peritonite o sepsi. Pertanto, la composizione chimica del contenuto dell'organo, che determina l'insorgenza e la gravità del processo, è essenziale nello sviluppo della peritonite chimica.

I pazienti che ricevono glucocorticoidi non presentano i classici segni di perforazione. Il trattamento dei pazienti che ricevono grandi dosi di steroidi inizia con un ritardo significativo a causa della gravità minima dei sintomi, quindi il tasso di mortalità di tali pazienti si avvicina all'80%. .

A volte i segni e i sintomi della perforazione precedono i sintomi della malattia di base o possono addirittura esserne la prima manifestazione. In altri casi, il periodo sintomatico associato a processo patologico, annotato prima che compaiano segni e sintomi di perforazione. Sebbene la maggior parte delle perforazioni gastrointestinali avvenga nella cavità peritoneale, possono essere localizzate, limitate agli organi circostanti o all'omento, oppure verificarsi in uno spazio ristretto (p. es., perforazione della borsa omentale). In generale, i sintomi e i segni della perforazione sono determinati da quanto segue:

1) l'ente coinvolto;

2) localizzazione della perforazione;

3) volume e Composizione chimica contenuto versato;

4) malattia precedente;

5) meccanismi di risposta del paziente.

A meno che il paziente non abbia gravi controindicazioni, chirurgia consigliato già durante il periodo diagnostico. Tale intervento viene effettuato prima che si verifichi una contaminazione significativa. cavità addominale oppure si svilupperà la sepsi, poiché la quantità di contaminazione determina in gran parte la sopravvivenza. Terapia intensiva include quanto segue:

1) aspirazione nasogastrica;

2) somministrazione endovenosa liquidi;

3) terapia antibiotica in accordo con la flora esistente;

4) consultazione immediata con un chirurgo.

1. Fisiopatologia

La superficie totale del peritoneo (viscerale e parietale) rappresenta circa il 50% della superficie corporea totale. Il contatto del contenuto intestinale con il peritoneo porta ad un forte aumento della permeabilità capillare e alla successiva essudazione di un grande volume di plasma nella cavità addominale, nel lume intestinale, nella parete intestinale e nel mesentere. Durante la giornata nel terzo spazio possono riversarsi dai 4 ai 12 litri.

L'infiammazione del peritoneo viscerale provoca irritabilità intestinale e ipermotilità durante breve periodo tempo, seguito da atonia intestinale con ostruzione e distensione paralitica (adinamica). L'intestino infiammato non assorbe più i liquidi e nel lume vengono secrete quantità maggiori di sali e acqua. Quando lo stiramento porta alla compressione dei capillari e alla cessazione o riduzione della circolazione nell'area dell'infiammazione, l'essudazione si arresta. Clinicamente è caratterizzata da grave ipovolemia e shock.

Una grave ipovolemia porta a una diminuzione della gittata cardiaca, a una vasocostrizione compensatoria e a una perfusione tissutale inadeguata. Se la situazione non viene risolta abbastanza rapidamente, si verifica un'oliguria pronunciata acidosi metabolica E insufficienza respiratoria. La peritonite e la successiva setticemia possono portare a shock settico. A causa della grande perdita di liquido nel terzo spazio, la sostituzione della perdita è obbligatoria anche in caso di shock settico.

La risposta locale all’invasione batterica dell’intestino perforato è complessa. Nei casi di peritonite fatale, di solito c'è una contaminazione batterica. Le endo ed esotossine aumentano la permeabilità cellulare, aumentando la già significativa perdita di liquidi nel terzo spazio.

Differenze di quadro clinico Le perforazioni sono determinate dalla presenza di ostruzione distale, dal grado di contaminazione, dal tempo trascorso dalla perforazione all'inizio della terapia e dalla risposta del paziente all'infezione.

Perforazione dell'ulcera

Perforazione gastrica o duodeno si verifica più spesso con ulcere benigne, sebbene sia possibile anche la perforazione di ulcere gastriche maligne. La peritonite chimica si sviluppa nelle prime 6-8 ore dopo la perforazione ed è determinata dall'effetto del contenuto gastrico acido e della pepsina sul peritoneo.

Le ulcere della parete posteriore del bulbo duodenale perforano (penetrano) nel pancreas piuttosto che nella cavità addominale libera, portando allo sviluppo della pancreatite. La perforazione libera è impossibile a causa della stretta aderenza del pancreas alla parete posteriore del duodeno. Le ulcere della parete posteriore dello stomaco e del duodeno possono perforare la borsa omentale, portando alla formazione di un ascesso.

Le ulcere della parete anteriore perforano, di regola, nella cavità addominale libera, sebbene l'area dell'ulcera possa essere coperta dall'omento, che lubrifica sintomi clinici. L'anamnesi non sempre indica la presenza di un'ulcera peptica; la perforazione può essere la sua prima manifestazione. Tuttavia, uno studio attento dei dati anamnestici rivela informazioni sull'uso degli antiacidi (il più delle volte in aggiunta ai farmaci prescritti).

Il dolore quando un’ulcera perfora è solitamente acuto e grave. Il paziente può anche indicare tempo esatto il suo verificarsi. Il dolore è solitamente localizzato nella regione epigastrica, anche se con la perforazione delle ulcere “posteriori” può irradiarsi alla schiena (lombalgia non cingente).

La perforazione non è accompagnata da sanguinamento gastrointestinale significativo. Il sanguinamento è solitamente minimo. La perdita cronica di sangue si verifica quando l'ulcera persiste per lungo tempo. Massiccio sanguinamento gastrointestinale di per sé indica la presenza di un'ulcera perforata.

Perforazione della cistifellea

La perforazione della cistifellea è associata ad un alto tasso di mortalità, sebbene negli ultimi 25 anni sia diminuito dal 20 al 7%. La mortalità si riduce con un intervento chirurgico precoce. Il tasso di mortalità più alto è associato a trattamento conservativo. La peritonite è il risultato dell'irritazione chimica del peritoneo e della contaminazione batterica. In questo caso, la contaminazione batterica ha valore più alto. L'irritazione chimica è determinata dalla frazione colata della bile.

L'ostruzione del dotto biliare cistico o comune da parte di un calcolo porta allo stiramento della vescica con interruzione dell'afflusso di sangue alla parete, sviluppo di cancrena e perforazione. La pietra può erodere la parete della cistifellea, del dotto biliare cistico o comune. Tale erosione porta più spesso alla formazione di fistole tra la cistifellea e un'altra parte del tratto gastrointestinale piuttosto che alla perforazione della cavità addominale. I calcoli di grandi dimensioni possono causare l'ostruzione dell'intestino tenue dopo la formazione di tali fistole, portando allo sviluppo di una sindrome nota come ileo calcolitico.

E in assenza di calcoli, è possibile lo sviluppo della cancrena della cistifellea; sono stati segnalati casi di perforazione nella colecistite acuta, soprattutto nei pazienti con diabete. Secondo uno studio recente, la perforazione in assenza di calcoli è stata osservata nel 40% dei pazienti.

Il gruppo ad alto rischio comprende pazienti con diabete, anziani, pazienti con aterosclerosi vascolare e persone con una storia medica colelitiasi o attacchi ripetuti di colecistite. La perforazione è stata descritta anche in pazienti con anemia falciforme o anemia emolitica. L'infezione è spesso associata all'ostruzione del dotto biliare cistico o comune e alla formazione di calcoli. Tra i pazienti prevalgono gli uomini (rapporto 2,3:1).

La diagnosi è spesso difficile. Segni e sintomi preesistenti di malattia delle vie biliari dovrebbero essere ricercati attivamente, sebbene non siano sempre presenti. La perforazione della colecisti deve essere sospettata nei pazienti anziani con dolorabilità del quadrante superiore destro, febbre e leucocitosi che presentano deterioramento clinico o segni di peritonite. È possibile un aumento dei livelli di bilirubina, così come un leggero aumento dell'amilasi nel sangue. Se i pazienti che non bevono alcolici hanno una storia di ittero o pancreatite, ciò suggerisce la presenza di calcoli in generale Dotto biliare. La perforazione della cistifellea può portare alla formazione di subepatico o ascesso subfrenico. In questi casi, la curva della temperatura corrisponde all'immagine dell'ascesso. In presenza di un ascesso subepatico o sottodiaframmatico i movimenti della foglia destra del diaframma sono difficili. La fluoroscopia semplice può rivelare calcoli nella cavità addominale libera.

Tutti i pazienti sospettati di avere calcoli vengono sottoposti ecografia cavità addominale.

Perforazione dell'intestino tenue

La perforazione non traumatica del tratto gastrointestinale medio è molto rara. Danno digiuno può essere causata da alcuni farmaci (p. es., compresse di potassio che causano ulcere nell'intestino tenue), infezioni (come tifo o tubercolosi), tumori, ernia strozzata (esterna o interna) e (raramente) enterite regionale.

La perforazione del digiuno di solito porta a una peritonite chimica più grave della rottura ileo, poiché il succo che fuoriesce dal digiuno danneggiato ha un pH di circa 8 ed è ricco di enzimi come trypsin, lipasi e amilasi. Il fluido che scorre dal digiuno inferiore e dall'ileo ne ha meno attività enzimatica e pH più basso. La perforazione ileale è accompagnata da una significativa contaminazione batterica. Tuttavia, se la perforazione è il risultato di un'ostruzione (come nell'appendicite seguita da perforazione), allora decorso clinico il più delle volte è piuttosto grave, indipendentemente dal livello di perforazione. Ciò è dovuto all'effetto della durata dell'ostruzione e del precedente processo infiammatorio. Il recupero è direttamente proporzionale al grado di contaminazione, alla tempestività della diagnosi e del trattamento.

La perforazione del digiuno e dell'ileo (soprattutto se causata da un'enterite regionale) diventa rapidamente incistata, quindi i sintomi della peritonite generalizzata possono essere assenti per lungo tempo. I sintomi acuti sono di breve durata. Sono stati segnalati casi di sviluppo di enfisema sottocutaneo massiccio dovuto all'ostruzione dell'intestino tenue e crasso. L'aria libera può essere rilevata mediante radiografia; l'aria può essere rilevata nella regione retroperitoneale o nella parete intestinale. Si osserva leucocitosi con uno spostamento della formula a sinistra; Anche i livelli di amilasi sierica possono essere elevati. Può essere presente acidosi metabolica. Di solito si osservano tachicardia e febbre. L'addome può essere gonfio. Si determina (mediante auscultazione) un rallentamento della peristalsi. La dolorabilità alla palpazione, il dolore irradiato, la protezione muscolare e la rigidità caratteristiche della peritonite possono essere assenti, soprattutto negli anziani. La perforazione dell'appendice è più probabile in casi estremi gruppi di età, e anche se l'esplorazione è preceduta da sintomi a lungo termine. La paracentesi peritoneale sovrapubica può aiutare nella diagnosi.

Perforazione del colon

La perforazione del colon non traumatica il più delle volte deriva da diverticolite, carcinoma, colite o dalla presenza di corpi estranei. Può essere causato dall'iniezione di bario, dalla colonscopia e dalla sigmoidoscopia. A differenza dell'irritazione chimica, la perforazione del colon è indicata dai sintomi della sepsi.

Il cancro del colon rilevato a causa della perforazione è associato a una mortalità più elevata rispetto al cancro rilevato a causa di ostruzione, disfunzione intestinale o sanguinamento. In assenza di ostruzione, il quadro clinico osservato è tanto più grave quanto più prossimale è localizzato il sito di perforazione, probabilmente perché con rotture intestinali più prossimali le feci sono più liquide e si disseminano rapidamente. Dovrebbero essere identificate prove anamnestiche di ostruzione parziale o completa, nonché cambiamenti nella motilità intestinale e altri segni associati al cancro.

La perforazione dovuta a ostruzione (come nel carcinoma del colon o nella diverticolite acuta con formazione di ascessi) può essere accompagnata da un temporaneo sollievo del dolore addominale dovuto alla ridotta distensione intestinale locale, ma questo è raro. La perforazione nella diverticolite è solitamente il risultato di un ascesso, con conseguenti segni e sintomi predominanti di formazione di ascesso. La perforazione che si verifica nel cancro è il risultato dell’erosione del tumore piuttosto che del danno alla normale parete intestinale. In seguito, però, compaiono presto peritonite, ipovolemia e sepsi.

2. QUADRO CLINICO

Di solito si osserva vomito. La bile nel vomito indica un piloro aperto e l'assenza di stenosi dello sbocco gastrico. Vomito" fondi di caffè" è tipico dei pazienti con ulcera gastrica o duodenale, nonché dei pazienti nei quali i calcoli del dotto biliare cistico o comune sono penetrati nello stomaco o nel duodeno. Drenaggio nasogastrico di contenuti che hanno odore e colore simili a materia fecale, o vomito di simili il contenuto può indicare un'ostruzione a lungo termine dell'intestino tenue o la sua necrosi. Gonfiore, flatulenza e costipazione sono sintomi di ostruzione concomitante o ostruzione dell'intestino crasso.

Febbre, tachicardia, diminuzione della tensione del polso, oliguria e tachipnea sono segni di ipovolemia e sepsi. Un calo della pressione sanguigna di solito indica la presenza di un quadro completo stato di shock. Prima che si verifichi lo shock, è necessario iniziare un trattamento intensivo terapia sostitutiva con monitoraggio parallelo vitale funzioni importanti, compresa la diuresi. La somministrazione di liquidi e il trattamento aggressivo della sepsi fanno parte degli sforzi di rianimazione nel pronto soccorso; tuttavia, spesso non sono possibili prima dell’intervento chirurgico.

La palpazione dell'addome rivela spesso un dolore significativo, accompagnato da dolore riferito nella zona dell'infiammazione. Nel caso dello sviluppo di peritonite generalizzata, viene determinata anche la rigidità addominale. Il dolore è innescato da qualsiasi movimento del paziente, inclusa la respirazione e la tosse. Il paziente spesso giace nella posizione “fetale”, che aiuta ad alleviare il dolore grazie alla massima riduzione della pressione sul peritoneo.

Il dolore riferito indica solitamente l'area di perforazione. Il sintomo di difesa non è un segno affidabile. Con lo sviluppo dell'ostruzione adinamica dovuta all'infiammazione, la motilità intestinale è assente. SU fase iniziale la peristalsi da ostruzione può essere iperattiva. Con un'ostruzione prolungata, i suoni intestinali scompaiono. Se l'aria libera si accumula, potrebbe non essercene ottusità del fegato con percussioni. La perforazione del colon o del retto può causare enfisema sottocutaneo nella parte inferiore parete addominale o sui fianchi. I gas intestinali intraluminali si diffondono lungo i fasci neurovascolari nel grasso sottocutaneo.

Se presente nella cavità addominale grande quantità fluido, è possibile spostare le zone di opacità. Esecuzione rettale e ricerca ginecologica ci permette di identificare formazioni volumetriche nel basso addome o nella zona pelvica, nonché dolore.

Gli studi di laboratorio sono spesso poco informativi. Di solito si osserva leucocitosi con spostamento a sinistra. In caso di grave disidratazione si può osservare un aumento dei livelli di azoto ureico. Spesso disturbi elettrolitici. La sepsi si sviluppa precocemente alcalosi respiratoria. Con sepsi e ipovolemia non trattate, è possibile l'acidosi metabolica. Un leggero aumento dei livelli di amilasi nel sangue non indica necessariamente una pancreatite, poiché tale aumento spesso accompagna la perforazione (soprattutto dell'intestino tenue).

Se la diagnosi di peritonite è incerta, è consigliabile il lavaggio peritoneale. Il fluido viene analizzato per la presenza di sangue, batteri, bile, globuli bianchi, feci e amilasi. Viene eseguita la colorazione di Gram dello striscio e studi colturali per identificare la flora aerobica e anaerobica. Naturalmente il lavaggio non è possibile se sono presenti cicatrici chirurgiche o stiramenti significativi della parete addominale.

Per escludere patologie toraciche e/o individuare aria libera sotto il diaframma si esegue una radiografia (se possibile in posizione eretta). In questa posizione le foglie del diaframma sono meglio visualizzate. Per la determinazione dell'aria libera è consigliabile anche ottenere un'immagine degli organi addominali nella proiezione laterale sinistra (in posizione supina). In ogni caso, prima di scattare la foto, il paziente deve essere lasciato in questa posizione per 10 minuti.

La RX addominale può rivelare scale idro-aeree, indicando la presenza di ostruzione meccanica o di dilatazione delle anse intestinali dovuta a ostruzione adinamica. Quando un calcolo si erode nell’intestino tenue o crasso, può essere presente aria nei dotti biliari. Con il gonfiore della parete intestinale è possibile un'ampia divergenza delle anse intestinali adiacenti. Nella cavità addominale si possono trovare calcoli sciolti.

Se si sospetta la presenza di aria libera non rilevata, è possibile introdurre nello stomaco 200 ml di aria attraverso un sondino nasogastrico. Il tubo viene quindi bloccato. Per una sonda a due canali, entrambe le uscite sono bloccate. Dopo 10-15 minuti Esame radiografico ripetere. Se è presente del liquido nella cavità addominale o nello spazio retroperitoneale, è possibile levigare le ombre del topo gluteo. Se viene rilevata una chiara diminuzione del gas nell'intestino, si dovrebbe pensare alla necrosi intestinale.

Per escludere la presenza di pietre in cistifellea oppure il dotto biliare comune può richiedere una colagiografia endovenosa o un'ecografia. È consigliabile anche una TAC. Sono stati avanzati suggerimenti sull'opportunità della tomografia computerizzata per identificare neoplasie nel mesentere o nei tessuti adiacenti agli organi, nonché per diagnosticare perforazioni e ascessi che si sono formati. Per rilevare la perforazione della colecisti viene utilizzata la scansione epatobiliare con Tc. Tuttavia, tali studi non sono disponibili ovunque.

3. TRATTAMENTO

La terapia plasmatica sostitutiva obbligatoria deve essere effettuata il più rapidamente possibile. La soluzione più comunemente utilizzata è una soluzione elettrolitica bilanciata. Oltre al monitoraggio della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna, viene effettuato il monitoraggio centrale pressione venosa e diuresi oraria con valutazione costante dello “stato volumetrico” del paziente. Se si verifica una significativa perdita di sangue, è necessaria una trasfusione di sangue. Anche se la diagnosi non è specificata, deve essere tempestivamente inserito un sondino nasogastrico. L'insorgenza di complicanze da distensione o aspirazione è associata a mortalità significativa. Anche con una diagnosi presuntiva vengono prescritti antibiotici per via endovenosa vasta gamma Azioni. Quando si utilizzano alcuni antibiotici, è necessaria la consultazione con un chirurgo. Si consiglia di farlo il più rapidamente possibile Intervento chirurgico a meno che il rischio dell’intervento chirurgico non superi il rischio di morte per perforazione.

LETTERATURA

  1. "Urgente assistenza sanitaria", ed. JE Tintinally, Rl. Kroma, E. Ruiz, Tradotto da Dottore inglese Miele. Scienze V.I. Kandrora, MD M.V. Neverova, Dott. med. Scienze A.V. Suchkova, Ph.D. AV. Nizovoy, Yu.L. Amchenkova; a cura di Dottore in Scienze Mediche VT Ivashkina, D.M.N. P.G. Bryusova; Mosca "Medicina" 2001
  2. Malattie interne Eliseev, 1999

Sindrome di Edelmann.

Sindromo pancreatico epatico.

Edelmann s. – una combinazione di pancreatite cronica con sintomi cutanei, neurologici e mentali: sintomi di pancreatite cronica, cachessia, atrofia cutanea, pigmentazione grigiastra diffusa, ipercheratosi follicolare, emorragie petecchiali, paralisi dei muscoli oculari, disturbi vestibolari; spesso polineurite. Sono comuni vari disturbi mentali.

Sindrome di Westphal-Bernhard.

Papillite primariaicterogenes, coledoco-sindromo.

Westphal-Bernhard s. – una triade di sintomi caratteristici dell’infiammazione stenotica primaria della papilla di Vater: febbre ricorrente, colica biliare, ittero intermittente. Le radiografie non rivelano calcoli biliari; la diagnosi viene confermata solo durante l'intervento chirurgico; successivamente si sviluppa una cirrosi colestatica.

Perforazione di un organo cavo Sintomi

Il segno di Bershtein.

Sinonimo: “sintomo genitale”.

Bershteina s. – possibile segno ulcera perforata dello stomaco o del duodeno: avvicinando i testicoli alle aperture esterne dei canali inguinali, il pene gira la testa verso l'alto, parallelamente alla parete addominale anteriore, per effetto di una contrazione riflessa della fascia superficiale dell'addome e del muscolo che solleva il testicolo.

Il sintomo di Gefter-Shchipitsyn.

Geftera-Shchipitsyn s. – rumore di schizzi con un'ulcera gastroduodenale perforata.

Il sintomo di Grekov.

Grekova s. – segno precoce perforazione di un'ulcera allo stomaco o al duodeno: rallentamento del polso immediatamente dopo la perforazione.

Sintomo di Dzbanovsky-Chuguev.

Dzbanovsky-Chuguev s. – determinato visivamente nelle prime ore dopo la perforazione di un'ulcera gastrica o duodenale: solchi trasversali retratti sulla parete addominale anteriore, corrispondenti ai ponti dei muscoli retti dell'addome.

Il sintomo di Levashev.

Levasheva s. – dopo la perforazione di un'ulcera (nella febbre tifoide), si sente un'auscultazione nella regione laterale destra, con la quale il contenuto dell'intestino viene rilasciato nella cavità addominale.

Segno di Ratner-Vicker.

Ratner-Vicker s. – caratteristica di una perforazione coperta dello stomaco o del duodeno: tensione muscolare persistente a lungo termine nel quadrante superiore destro della parete addominale anteriore in buone condizioni generali del paziente.

Il sintomo di Spizharny.

Villaggio Spizharny – segno di perforazione nelle ulcere gastroduodenali: scomparsa dell'ottusità epatica e comparsa di timpanite elevata sul fegato.

Il sintomo di Schefter.

Sheftera s. – segno di perforazione delle ulcere gastroduodenali: rumore di schizzi durante la percussione nell’area del processo xifoideo.

Il sintomo di Yudin.

Yudina s. – segno radiologico di perforazione delle ulcere gastroduodenali: deformazione del contorno arcuato dello stomaco quando si esamina il paziente in posizione sdraiata sul lato destro.

Sintomo di Yudin-Yakushev.

Yudina-Yakusheva s. – segno di perforazione delle ulcere gastroduodenali: palpando la parete addominale anteriore in regione epigastrica si può avvertire una spinta di gas che penetrano attraverso la perforazione.

Il segno di Brennero.

Brennero s. – segno di perforazione gastrica: durante l'auscultazione di un paziente seduto, si sente un rumore di attrito metallico sopra la XII costola a sinistra (dovuto al rilascio di aria dallo stomaco nello spazio sottodiaframmatico).

Il segno di Bailey

Sinonimo: ritmo toracoaddominale pervertito.

Bailey s. – osservato con un’ulcera allo stomaco perforata, quando c’è tensione nella stampa addominale: durante l’inspirazione, la parete addominale si retrae contemporaneamente al sollevamento Petto.

Il sintomo di Brown.

Marrone s. – un possibile segno di perforazione intestinale in pazienti con febbre tifoide: se, durante l'auscultazione della zona addominale, si preme sulla zona ileocecale con un fonendoscopio, si sente il crepitio.

Il sintomo di Brunner.

Brunner s. – segno di perforazione delle ulcere gastroduodenali: rumore di attrito nella zona sottocostale. "Attrito diaframmatico" tra il diaframma e lo stomaco. Si verifica a seguito dell'azione del contenuto gastrico sul peritoneo.

Il sintomo di Clark

Clark s. – segno di perforazione dello stomaco o del duodeno, nonché grave flatulenza: alla percussione, scomparsa dell'ottusità epatica.

Sintomo di Cushing.

Cushing s. – è un segno prodromico della perforazione e dello sviluppo di peritonite nella febbre tifoide: dolore addominale persistente, flatulenza, diarrea abbondante, sanguinamento intestinale.

Il sintomo di Dieulafoy.

Dieulafoy s. – caratteristico delle ulcere gastroduodenali perforate: dolore acuto “a pugnale” all’addome.

Il segno di De Querven.

De Cuervena s. – segno di perforazione dello stomaco o del duodeno: comparsa di un suono sordo di percussione nelle parti inferiori e laterali dell'addome, spesso a destra, dovuto alla fuoriuscita di contenuto gastrico e di essudazione peritoneale.

Sintomo Eleker – Brunner, sintomo del frenico.

Elekera – Brunner pag. – segno di perforazione dello stomaco o del duodeno: il dolore si irradia verso l’alto fino alla zona del cingolo scapolare, della clavicola, della scapola a causa dell’irritazione delle terminazioni nervose del nervo frenico.

Il sintomo di Federici.

Sinonimo: sintomo di Claybrook.

Federici s. – determinato durante la perforazione dell'intestino tenue o crasso: toni cardiaci uditi durante l'auscultazione della cavità addominale.

Il segno di Guiston.

Gustena s. – per le ulcere gastroduodenali perforate: ascolto dei suoni cardiaci a livello dell'ombelico. Il fenomeno è dovuto alle proprietà risonanti dell'aria libera, che migliora la conduttività del suono.

Sintomo di Guiston, triade di Guiston.

Gustena s. – propagazione dei suoni cardiaci attraverso la cavità addominale dilatata dai gas fino al livello dell'ombelico. Frizione peritoneale, simile allo sfregamento pleurico, nella regione sottocostale o epigastrica. Uno squillo metallico o un rumore argentato che si verifica durante l'inspirazione ed è associato alla presenza di gas libero che lascia lo stomaco attraverso la perforazione.

Il sintomo di Jober.

Jaubert s. – un segno di perforazione dello stomaco o del duodeno: nella zona del fegato si determina un'area di timpanite limitata o completa scomparsa dell'ottusità epatica (il sintomo è particolarmente chiaramente definito durante l'anestesia - Kokorina L.M.).

Sintomo di Kulenkampff.

Kulenkampf s. – segno di perforazione nelle ulcere gastroduodenali: l’esame rettale digitale rivela dolore alla tasca di Douglas causato dall’accumulo di essudato peritoneale e contenuto gastrico.

Sintomo Podlach.

Podlakha s. – sintomo di perforazione atipica: enfisema sottocutaneo nella regione succlavia sinistra quando viene perforata un'ulcera della parte cardiaca dello stomaco.

Sintomo del Viguazo.

Vigiatso s. – quando un’ulcera perforata è localizzata sulla parete posteriore del duodeno, l’enfisema sottocutaneo può occupare la zona dell’ombelico a causa della diffusione del gas lungo il legamento rotondo del fegato.

Sintomo di Winiwarter.

Vinivartera s. - indica una perforazione della sua parte extraperitoneale del duodeno: una macchia gialla sul peritoneo parietale posteriore vicino al duodeno. Determinato durante l'intervento chirurgico.

Nel quadro clinico della peritonite diffusa, è necessaria la diagnosi differenziale con le malattie degli organi addominali, degli organi extra-addominali, degli organi retroperitoneali e di alcune malattie sistemiche. Malattie da patologia extra-addominale per le quali è necessario effettuare diagnosi differenziale, sono infarto miocardico acuto e polmonite. Infarto miocardico acuto il miocardio si manifesta talvolta con la comparsa improvvisa di dolore intenso nella regione epigastrica, accompagnato da tachicardia, nausea e vomito. Tali pazienti possono spesso essere diagnosticati erroneamente come un'ulcera gastrica o duodenale perforata. In questi casi, l'anamnesi, l'elettrocardiografia e i dati dell'esame obiettivo raccolti con cura aiutano a fare la diagnosi corretta. La polmonite del lobo inferiore, soprattutto nei pazienti giovani e anziani, talvolta si manifesta anche come dolore acuto localizzato al sezioni superiori gonfiarsi; in queste situazioni, una diagnosi errata di appendicite acuta o colecistite acuta. Per evitare tali errori diagnostici, tutti i pazienti con dolori acuti nell'addome è necessario eseguire una semplice radiografia del torace. In questo caso è possibile rilevare gas libero nello spazio subfrenico e, cosa altrettanto importante, escludere (o confermare) la diagnosi di polmonite. Naturalmente, il trattamento per tutte queste malattie è completamente diverso.

L'infiammazione acuta del pancreas e dei reni situati nello spazio retroperitoneale si manifesta spesso con un quadro clinico che ricorda la patologia degli organi intra-addominali, che può essere la causa di una diagnosi errata di peritonite. Quadro clinico pancreatite acutaè stato descritto in dettaglio sopra. La pielonefrite acuta o la colica renale possono essere confuse con colecistite acuta, appendicite acuta, ulcera perforata dello stomaco o del duodeno o qualsiasi altro processo infiammatorio purulento nella cavità addominale. La pielonefrite acuta si manifesta spesso come dolore all'addome, ma quasi sempre il dolore si manifesta contemporaneamente sia sul fianco che sulla schiena (regione lombare). Per fare una diagnosi pielonefrite acuta complicato dallo sviluppo di paranefrite purulenta o dalla formazione di un ascesso nel tessuto perirenale, metodo altamente informativo la ricerca è TAC gonfiarsi. Quando si esegue la pielografia endovenosa in pazienti con colica renale le pietre possono essere trovate nel sistema di raccolta. Tali pazienti di solito presentano cambiamenti nell'analisi delle urine.

Esistono diverse malattie sistemiche, i cui sintomi principali sono dolore addominale o dolorabilità alla palpazione dell'addome. Forti dolori addominali possono manifestarsi come chetoacidosi diabetica, porfiria acuta intermittente, crisi emolitica con sferocitosi ereditaria o anemia falciforme e la cosiddetta crisi gastrica con tabe. midollo spinale. In questi casi, un'accurata anamnesi e dati obiettivi dell'esame consentono di formulare una diagnosi corretta. In tali pazienti, l'intensità del dolore addominale potrebbe non corrispondere ai dati ottenuti durante un esame obiettivo. Se i dati oggettivi dell'esame non corrispondono ai reclami del paziente, ciò nella maggior parte dei casi indica l'assenza di peritonite.

Il più informativo tecniche diagnostiche, utilizzati nell'esame di pazienti con dolore addominale acuto, sono la radiografia semplice dell'addome in posizione eretta e la tomografia computerizzata dell'addome. La laparocentesi e il lavaggio peritoneale possono spesso essere di grande aiuto per formulare una diagnosi, soprattutto nei pazienti con lesione chiusa gonfiarsi.

Esistono diversi modi per eseguire il lavaggio peritoneale. Gli autori di questa monografia preferiscono iniettare nella cavità addominale sottostante anestesia locale un catetere sterile nella linea mediana dell'addome appena sotto l'ombelico. Per fare questo, viene praticata una piccola incisione sulla pelle, tessuto sottocutaneo e aponeurosi al peritoneo. Successivamente, viene inserito un catetere nella cavità addominale e il contenuto viene aspirato. Se è presente una grande quantità di sangue nella cavità addominale, è indicato un intervento chirurgico d'urgenza. Se non è possibile aspirare il contenuto attraverso il catetere, si inietta 1 litro di soluzione isotonica di cloruro di sodio (o Ringerlattato) nella cavità addominale e si lascia il catetere aperto in modo che questa soluzione possa fuoriuscire da sola. Il liquido fuoriuscito deve essere attentamente esaminato per verificare la presenza di sangue o altre impurità e, se ne vengono rilevate, può essere fatta una diagnosi di sanguinamento intra-addominale o perforazione intestinale. Nei pazienti con peritonite generalizzata il lavaggio peritoneale non è necessario. Sono indicati per trattamenti intensivi di breve durata terapia infusionale e laparotomia d'urgenza.

I pazienti spesso necessitano di essere rivalutati dopo la somministrazione di analgesici narcotici o l'anestesia generale prima della laparotomia. L'individuazione di formazioni simil-tumorali nell'addome aiuterà a formulare la diagnosi corretta e, in una certa misura, influenzerà la #Perforazione di un'ulcera gastrica o duodenale cronica

Quando un'ulcera gastrica o duodenale cronica si perfora, i pazienti avvertono un dolore improvviso e molto intenso nella regione epigastrica (spesso chiamato inesorabile) che si diffonde rapidamente a tutto l'addome. L'irradiazione del dolore alla spalla è un segno che il contenuto gastrico o duodenale che scorre nella cavità addominale ha raggiunto il diaframma. Spesso, ma non sempre, questi pazienti avvertono nausea e vomito.

Lo stato di salute dei pazienti con un'ulcera perforata dello stomaco o del duodeno è piuttosto grave, molto spesso giacciono immobili con le gambe piegate allo stomaco. Il loro respiro è superficiale e rumoroso. L'addome è teso e alla palpazione si avverte dolore in tutte le parti, con il massimo dolore nella regione epigastrica. La peristalsi intestinale è indebolita o assente. Inoltre, questi pazienti presentano solitamente una tachicardia moderata e un polso debole.

I sintomi rilevati in questa fase della malattia derivano principalmente da meccanismi riflessi dovuti all'irritazione chimica del peritoneo della parete addominale anteriore. L'area della peritonite aumenta rapidamente quando il contenuto gastrico o duodenale entra dalla perforazione. L'esame digitale del retto spesso rivela dolorabilità nella sacca di Douglas o sporgenza della parete anteriore del retto. Questo è un segno di accumulo di contenuto aggressivo dello stomaco o del duodeno nella pelvi. Tuttavia, a volte la diffusione del contenuto liquido nella cavità addominale inferiore è impedita dal legamento falciforme del fegato e colon. In questo caso, il contenuto gastrico (o duodenale) si accumula nel quadrante superiore destro dell'addome. La presenza di gas libero nella cavità addominale è indicata dalla timpanite, rilevata dalla percussione dell'addome, così come dalla scomparsa del suono sordo della percussione sul fegato (il cosiddetto ottusità epatica). Aree di ottusità del suono di percussione nelle parti laterali dell'addome che si spostano quando cambia la posizione del corpo del paziente sono un segno di accumulo di liquido libero nella cavità addominale.

Se il contenuto dello stomaco o del duodeno rimane nella cavità addominale per più di 8-12 ore, si sviluppa una peritonite batterica secondaria. I pazienti sviluppano febbre e gonfiore.

Man mano che il processo purulento progredisce a causa del danno tossico al sistema neuromuscolare, la tensione nei muscoli della parete addominale anteriore può scomparire. Il rilascio di istamina e di altre sostanze vasoattive provoca un abbondante essudazione di liquido da parte degli strati peritoneali. Ciò provoca gonfiore, ipovolemia, ipotensione e tachicardia. I batteri Gram-positivi e Gram-negativi possono penetrare nella cavità addominale attraverso la parete intestinale (la cosiddetta traslocazione batterica) e provocare la peritonite batterica. A questi pazienti dovrebbero assolutamente essere prescritti antibiotici che colpiscono specificamente questi batteri.

La diagnosi di ulcera gastrica o duodenale perforata di solito non è difficile da fare. Tali pazienti hanno molto spesso una storia di ulcera peptica. Il dolore addominale di solito peggiora circa 2-3 giorni prima della perforazione. La radiografia del torace e l'elettrocardiografia possono escludere malattie dei polmoni e del cuore. Nelle radiografie semplici del torace e dell'addome effettuate in posizione eretta, si rileva gas libero nella cavità addominale in oltre il 50% dei pazienti con ulcere gastriche o duodenali perforate. Un esame clinico generale del sangue rivela una leucocitosi moderata (14,0-16,0×109/l) con uno spostamento formula dei leucociti a sinistra entro poche ore dalla perforazione. L'ematocrito aumenta con una diminuzione del volume del plasma circolante a causa dell'essudazione di una grande quantità di liquido nella cavità addominale. Nei pazienti con ulcere gastriche o duodenali perforate, i livelli di amilasi sierica possono essere leggermente elevati e nella maggior parte dei casi non superano le 200 unità Somogyi. Raramente, i livelli di amilasi sierica sono pari o superiori a 600 unità.

A volte, anche con un'anamnesi attentamente raccolta e un esame obiettivo e di laboratorio completo, rimangono dubbi sulla correttezza della diagnosi. Nei casi in cui non viene rilevato gas libero nella cavità addominale dalle radiografie dell'addome, una scansione computerizzata dell'addome con somministrazione orale di un mezzo di contrasto aiuta a fare la diagnosi di ulcera gastrica o duodenale perforata. La perforazione dello stomaco o del duodeno può essere rilevata mediante fluoroscopia dello stomaco utilizzando un agente di contrasto radiosolubile in acqua come Gastrografin.

Talvolta le ulcere croniche della parete posteriore dello stomaco o del duodeno non perforano la cavità addominale libera, ma la borsa omentale o lo spazio retroperitoneale. Appare un'ulcera allo stomaco che perfora la borsa omentale dolore improvviso in uno stomaco. Questi dolori sono spesso meno intensi di quando l'ulcera perfora la cavità addominale libera e si irradia alla schiena. Tuttavia, se il contenuto gastrico fuoriesce dalla borsa omentale attraverso il foro di Winslow nella cavità addominale libera, si verifica il classico quadro clinico di un'ulcera perforata. Quando un'ulcera della parete posteriore del bulbo duodenale si perfora, può svilupparsi un intenso sanguinamento nel lume del tratto gastrointestinale dai vasi aromatici del pancreas. In questo caso il dolore si irradia anche alla schiena e sintomi clinici Non ci sono perforazioni dell'ulcera nella cavità addominale libera.

Molto spesso di danno chiuso Nella cavità addominale e nello spazio retroperitoneale si verificano rotture degli organi cavi e parenchimali.

Un forte colpo allo stomaco con qualsiasi oggetto quando la parete addominale si rilassa o, al contrario, quando viene colpito dallo stomaco, dalla parte inferiore del torace quando cade solidoè un tipico meccanismo di lesione dovuto alla rottura degli organi addominali.

La gravità della lesione è determinata dalla forza dell'impatto, dall'agente traumatico (l'impatto dello zoccolo di un cavallo, della ruota di un'auto, di un oggetto che cade, di una parte di una macchina funzionante, in caso di caduta da un'altezza su una pietra, un tronco, ecc.) e lo stato anatomico e fisiologico dell'organo al momento della lesione. Si verificano rotture più estese degli organi cavi se questi erano riempiti al momento dell'impatto. Le anse intestinali collassate e lo stomaco raramente si rompono. Le rotture di organi parenchimali alterati dal processo patologico (milza malarica, fegato per epatite, ecc.) possono verificarsi con minori traumi.

Quando un organo cavo (intestino, stomaco, ecc.) Si rompe, il pericolo principale è l'infezione della cavità addominale con il suo contenuto e lo sviluppo di una peritonite purulenta diffusa. Le rotture degli organi parenchimali (fegato, milza, reni) sono pericolose a causa dello sviluppo di emorragie interne e anemia acuta. In questi pazienti, la peritonite purulenta può svilupparsi rapidamente a causa della presenza di infezione (a causa della rottura del fegato, dei reni, della vescica) e del mezzo nutritivo: il sangue.

Sintomi e decorso. La clinica delle lesioni chiuse degli organi addominali è caratterizzata dall'aspetto dolore intenso in tutto l'addome con la massima gravità nell'area dell'organo danneggiato. Una forte tensione nei muscoli della parete addominale, che alla palpazione dà una sensazione di densità come una tavola, - sintomo caratteristico con rotture degli organi intra-addominali.

Le condizioni generali del paziente sono gravi: pallore, sudore freddo, polso rapido e piccolo, immobilità tesa in posizione sdraiata, solitamente con le anche addotte allo stomaco, quadro di shock o anemia acuta a seconda dell'organo danneggiato.

Il danno a un organo parenchimale, accompagnato da emorragia interna, porta rapidamente allo sviluppo di anemia acuta: pallore crescente, polso rapido e piccolo, vertigini, vomito, diminuzione progressiva della pressione sanguigna, ecc. Alla percussione dell'addome, si nota ottusità le sue parti laterali inferiori, muovendosi con disposizioni di modifiche. A volte, in caso di sanguinamento intraddominale, prima che si sviluppi l'infezione, la parete addominale può essere leggermente tesa, ma, di regola, c'è gonfiore e un sintomo pronunciato di irritazione peritoneale. Il rapido sviluppo della peritonite è caratteristico della rottura degli organi cavi.

La radiografia della cavità addominale se si sospetta una rottura di un organo cavo aiuta a chiarire la diagnosi, perché è possibile determinare il gas libero in esso contenuto.

Trattamento. Il danno agli organi addominali richiede un intervento chirurgico immediato che, a causa delle gravi condizioni del paziente, viene eseguito sotto la supervisione della pressione sanguigna, del polso, della respirazione ed è accompagnato da una trasfusione di sangue utilizzando il metodo jet-drop.

    A rottura intraperitoneale del rene, quando sangue e urina entrano nella cavità addominale, è indicato un intervento chirurgico addominale d'urgenza che, a seconda della gravità della distruzione del rene, può comportare la rimozione o la sutura della ferita, isolando il rene dalla cavità addominale e drenandolo attraverso un ulteriore incisione lombare.

    Rotture renali extraperitoneali sono accompagnati dallo sviluppo di un grande ematoma retroperitoneale, gonfiore della regione lombare, rilascio di sangue nelle urine e sviluppo di vari gradi di anemia acuta. Se non c'è anemia acuta grave, questi pazienti vengono trattati in modo conservativo: riposo, raffreddore nella parte bassa della schiena, somministrazione di farmaci emostatici, trasfusione di dosi emostatiche di sangue. Per prevenire la suppurazione dell'ematoma, questo viene aspirato e vengono somministrati antibiotici.

    Se l’anemia peggiora, è necessario un intervento chirurgico. Esporre il rene danneggiato (attraverso un'incisione lombare) e, a seconda della gravità della lesione, rimuoverlo o suturare la ferita con successivo drenaggio. Se è necessario rimuovere un rene, il chirurgo deve assicurarsi che il paziente abbia un secondo rene funzionante.

    Rottura della vescica intraperitoneale accompagnato dalla cessazione della minzione e dal rapido sviluppo di peritonite e grave intossicazione. È indicato un intervento chirurgico immediato per chiudere la ferita della vescica e garantire il flusso di urina.

    Rottura della vescica extraperitoneale si manifesta con la formazione di un grosso infiltrato sopra il pube, che raggiunge l'ombelico, mancanza di minzione e grave intossicazione a seguito dell'assorbimento dell'urina.

    Trattamento- un'operazione di emergenza consistente nell'esporre la vescica (senza aprire il peritoneo), suturarne il danno e garantire il deflusso dell'urina. A volte è possibile fornire il drenaggio dell'urina con un catetere a permanenza inserito attraverso l'uretra.

Nelle vittime con danni al torace o all'addome, si dovrebbe sempre tenere in considerazione la possibilità delle cosiddette lesioni toraco-addominali (torace e addome simultanei).

Le lesioni addominali possono essere accompagnate dalla rottura del diaframma e dall'ingresso dei visceri nell'addome cavità toracica. Quando le costole sono fratturate a destra, bisogna sempre tenere conto della possibilità di rottura del fegato ed esaminare la vittima nella direzione di identificare questo danno; il danno alle costole a sinistra è spesso accompagnato dalla rottura della milza.

Perforazione dello stomaco, duodeno, cistifellea, intestino, esofago.

Perforazione di un organo cavo - grave complicazione che porta allo sviluppo di peritonite o mediastenite (perforazione dell'esofago). In tali casi, è necessario diagnosticare urgentemente e chirurgia, Perché non si dovrebbe perdere una sola ora.

La perforazione colpisce soprattutto gli uomini.

Molto spesso, la perforazione dello stomaco e del duodeno si verifica a causa dell'ulcera peptica. Inoltre, la causa potrebbe essere un tumore o un corpo estraneo.

Sintomi e decorso. Al momento della perforazione compare un dolore acuto all'addome (“pugnale”), localizzato nella regione epigastrica (sotto lo stomaco) e nell'ipocondrio destro. Il paziente è pallido, la lingua è secca e ha il respiro corto. La posizione tipica del paziente è su un fianco con le ginocchia avvicinate allo stomaco. La parete addominale è tesa, è caratteristico l'addome “a tavola” a causa della tensione dei muscoli retti. Alla palpazione si avverte un dolore acuto nella parte superiore dell'addome, più a destra, sintomi positivi irritazione peritoneale. Questi pazienti sono soggetti a ricovero immediato e trattamento chirurgico.

Una diagnosi più difficile è una perforazione coperta dello stomaco o del duodeno. Si verifica quando la perforazione è coperta dall'omento, dal fegato, dalla cistifellea ed è limitata dalla borsa omentale (parete posteriore dello stomaco). In cui dolori acuti diminuire gradualmente, stato generale sta migliorando. In questo caso, i metodi di esame radiografico ed endoscopico, nonché l'osservazione in ambiente ospedaliero, possono aiutare nel riconoscimento. Trattamento chirurgico- a seconda delle indicazioni: dalla perforazione sutura alla resezione gastrica.

    Perforazione della cistifellea osservato durante il processo infiammatorio. In questo caso si sviluppa la peritonite biliare. Sullo sfondo della colecistite acuta, si verifica un dolore acuto, che successivamente si diffonde alla metà destra dell'addome e compaiono sintomi di irritazione peritoneale. Se il quadro clinico è dubbio, ricorrere a laparoscopia diagnostica. I pazienti sono soggetti a intervento chirurgico immediato.

    Perforazione intestinale provoca peritonite fecale. La causa sono processi infiammatori, ulcere specifiche e non specifiche, tumori, corpi estranei. Molto spesso, la perforazione avviene nel colon. La malattia inizia con un forte dolore nell'area della perforazione. Con il progredire della peritonite, anche il suo quadro clinico aumenta. Trattamento chirurgico: sutura della perforazione, resezione dell'area danneggiata, rimozione del sito di perforazione dalla parete addominale anteriore.

    Perforazione dell'esofago- una condizione grave, che spesso porta alla morte. La causa sono i tumori malattie infiammatorie, perforazione da corpi estranei (lisca di pesce, studio strumentale). Sintomi: dolore al collo o dietro lo sterno, aggravato dalla deglutizione, vomito, enfisema sottocutaneo, aumento della temperatura corporea, tachicardia, calo della pressione sanguigna. Nei pazienti con danni toracico esofago, fenomeni di mediastinite o pleurite purulenta. L'esame radiografico fornisce un aiuto significativo nella diagnosi.

    La perforazione esofagea non trattata termina con la morte nel 100% dei casi. Trattamento secondo le indicazioni: può essere chirurgico o conservativo.

La perforazione di un organo cavo avviene a causa della formazione di un difetto passante nella sua parete. Ciò è possibile a causa dell'azione meccanica o chimica sul tessuto.
Gli organi cavi comprendono lo stomaco, l'esofago, l'utero, l'apparato urinario e la cistifellea, sottili e colon. Quando sono danneggiati, non si verifica un sanguinamento così pronunciato come nel caso di lesioni agli organi parenchimali. D'altra parte, il contenuto delle strutture cave si riversa nello spazio retroperitoneale o nel mediastino. Si verifica un'infezione delle strutture vicine e possono svilupparsi complicazioni sotto forma di mediastenite, peritonite e sepsi.

Possibili cause di perforazioni:

Ustioni chimiche del tratto gastrointestinale, che si verificano dopo che acidi o prati entrano nell'esofago. Inizia la necrosi e l'erosione dei tessuti, che termina con una violazione della loro integrità; Ulcere dello stomaco e del duodeno. Nei casi in cui ulcera peptica ha un decorso lungo e trascurato, il difetto nelle pareti degli organi malati si approfondisce gradualmente; Ingresso di corpi estranei negli organi cavi. Ad esempio, l'esofago può essere danneggiato se le ossa vengono ingerite accidentalmente mentre si mangia; Lesioni. La perforazione può verificarsi con un trauma addominale penetrante o contundente. La pienezza degli organi al momento della lesione gioca un ruolo: se vescia era pieno, allora c'è una maggiore probabilità che si rompa sotto l'influenza di fattori meccanici; Tumori. Tumore maligno tendono a crollare e a distruggere le strutture vicine; Pressione meccanica prolungata. Si verifica quando esposto a oggetti estranei, calcoli biliari e piaghe da decubito si sviluppano nel tempo; Ulcere intestinali di varia origine. La causa delle ulcere intestinali multiple può essere molte malattie: il morbo di Crohn, non specifico colite ulcerosa, ileite terminale, tifo, tubercolosi intestinale, dissenteria; L'appendicite può anche causare perforazione; Necrosi da ischemia nei disturbi circolatori.

Il sintomo più importante nel quadro clinico della perforazione genitale è il dolore addominale. Di solito è acuto, improvviso e ha il carattere di un “pugnale”. Accompagnato da sintomi di irritazione peritoneale: tensione riflessa dei muscoli della parete addominale anteriore, sintomo di Shchotkin-Blumberg. Cascate pressione arteriosa, la temperatura aumenta e la frequenza cardiaca aumenta. Caratterizzato da pelle pallida e sudore freddo. Il paziente cerca di trovare una posizione in cui si sentirà sollevato, quindi assume una posizione forzata.
C'è ottusità del suono della percussione e assenza di ottusità epatica.
Anche la perforazione di un organo cavo viene diagnosticata utilizzando metodi strumentali diagnostica A questo scopo vengono utilizzate la fibrogastroduodenoscopia, l'ecografia, la colonscopia e la radiografia con contrasto. Se si sospetta una perforazione uterina, viene eseguita una puntura della sacca di Douglas.
Il trattamento è sempre chirurgico: è necessario suturare l'organo malato, rimuovere il tessuto necrotico ed ispezionare le strutture adiacenti. Si raccomanda anche una terapia antibiotica profilattica.